di francesco de rosa
Sul portale ufficiale del gruppo si legge “Venite a scoprire i nostri banchi: ortofrutta, formaggi e latticini, macelleria, salumeria, pescheria, drogheria e panetteria. Da Banco Fresco trovate specialisti pronti a consigliarvi i prodotti migliori: il mercato coperto di una volta con qualche comodità in più.” Quasi a riassumere la filosofia di una mission. Così da grossista di frutta e verdura, il quartier generale a Lione, Grand Frais (da noi Banco Fresco) è diventato uno dei maggiori player della grande distribuzione alimentare francese, specializzato sui freschi. Lo ha voluto così Denis Dumont, 60 anni, che con la holding Prosol ha fondato nel 1992 Grand Frais, circa 200 punti vendita in Francia e una voglia, sempre più presente, ad investire fortemente in Italia. L’Azienda che è grande azionista del Credito Valtellinese ha pianificato la sua presenza sul suolo italiano anche nella distribuzione, con un numero di aperture che dovrà arrivare a cento entro il 2023, dopo l’apertura nel 2017 dei due punti vendita pilota a insegna Banco Fresco in provincia di Torino. La pandemia ha solo (ma di poco) rallentato la tabella di marcia.
Il primo test sul territorio piemontese (due punti vendita a Torino e Beinasco) giudicati entrambi già “un successo”, Banco Fresco, il gruppo retail francese specializzato nei freschissimi direttamente collegato e soprattutto “ispirato” al gruppo transalpino Grand Frais, si è rimesso in moto per ampliare la propria presenza in Lombardia. Sei nuove aperture nel 2021, 10 nel 2022 e 20 nel 2023, arrivando così a poco meno di 40 negozi. Quattro anni fa, nel 2017, Banco Fresco aveva messo le prime radici in Italia. Quattro anni dopo vuole essere punto di riferimento per il mercato dei prodotti alimentari freschi. Idee chiare, un assortimento ampio e profondo che si compone di circa 3.250 referenze e soprattutto l’idea di riproporre e ricostruire il fascino dei migliori mercatini di fresco cittadini. Un vintage d’emozioni con il vantaggio del confort più moderno che si può fare all’aperto.
“Con Banco Fresco abbiamo voluto ricreare quell’atmosfera magica dei mercati rionali coperti d’altri tempi, avvolti dai profumi e dai sapori rionali, introducendo però tutti i vantaggi che una struttura moderna oggi è in grado di offrire”. Lo ha detto senza mezzi termini Riccardo Coppa direttore generale di Banco Fresco. Dalla sua parte Riccardo Coppa ha un dato incontrovertibile: nella GDO francese Grand Frais è visto come un vero e proprio category killer, o category king come qualcun’altro lo ha definito. Grand Frais, fuor di etichette, è certamente nella grande distribuzione di prodotti alimentari freschissimi (ortofrutta, certo, ma anche pesce, carne, salumi, formaggi, pane) molto di più e di diverso che un supermercato. Il payoff recita “Banco Fresco, il mercato del Gusto” rivisitazione e ispirazione diretta e dichiarata al transalpino Grand Frais Due gruppi distinti ed indipendenti ma stessa filosofia: essere più un moderno mercato rionale che un supermercato generalista. Al suo interno non ci troverete mai infatti il detersivo, la carta igienica o l’acqua minerale. Il suo arrivo in Italia quattro anni fa si era fatto notare tra gli addetti ai lavori del mondo retail proprio per il collegamento diretto all’insegna Grand Frais e alla considerazione che essa si ha guadagnata sul campo d’oltralpe. Due soli punti vendita quattro anni fa erano però troppo pochi per far capire agli italiani tutte le potenzialità del gruppo. Il programma già allora era chiaro. L’emergenza sanitaria di certo non è stata di aiuto. Ma il programma d’espansione ora è ripartito. In un comunicato dello scorso 8 aprile 2021, Banco Fresco ha dichiarato che “dopo un primo test di successo sul territorio piemontese avuto con l’apertura dei due punti vendita di Torino e Beinasco, Banco Fresco, la catena retail specializzata nei freschissimi, si prepara ad approdare anche in Lombardia e annuncia un piano di sviluppo che in Italia prevede 6 nuove aperture nel 2021, 10 negozi nel 2022, il doppio, 20, nel 2023.
L’insegna Banco Fresco rappresenta oggi un fervido punto di riferimento per il mercato, proponendo un vasto assortimento su tutte le categorie merceologiche dei freschissimi: circa 3.250 referenze, che vanno dall’ortofrutta, cuore centrale dell’offerta, ai formaggi e latticini, passando per la macelleria e salumeria, pescheria, dispensa alimentare fino ad arrivare alla panetteria, gestita in partnership con il marchio El Pan”. L’idea e la formula sono senza dubbio innovative e fanno di Banco Fresco il player del “mercato coperto di una volta, con qualche comodità in più”, ovvero “un luogo immersivo dove fare la spesa diventa una vera e propria esperienza”. Prodotti di alta qualità, sempre freschi e in grado di preservare il gusto ed il profumo di altri tempi. Questi ed altri i valori alla base dell’offerta dell’azienda, che dà risalto, senza dubbio, alle specialità artigianali, dacché individua e differenzia nel corso dell’anno i migliori territori a cui rivolgersi per soddisfare le richieste del consumatore e da cui selezionare i prodotti più tipici e caratteristici. Altro valore, non meno importante, che distingue Banco Fresco nel panorama retail, è un impegno importante per salvaguardare il più possibile l’ambiente: tutti i prodotti dei reparti ortofrutta sono presentati sfusi, al fine di contenere gli sprechi, evitando così nel contempo di imporre un peso specifico al cliente. Riccardo Coppa ridà così la carica per riprendere lì dove ci si era fermati prima che la pandemia condizionasse il mondo. I prossimi mesi, a partire dalla Lombardia, diranno in concreto l’evoluzione di una specie, riveduta e corretta, del più tipico e “romantico” mercato rionale al coperto con tutti i confort della modernità.